Il Krampus è a tutti gli effetti l’uomo nero di cui si parla ai bambini per arginarne la vivacità. Come sempre, poi il Rito normalizza e addomestica il trauma della verità: il male esiste ed è tra noi. Forse è questo uno dei motivi per cui tutta la popolazione coinvolta è profondamente innamorata dei Krampus; forse è per questo che rappresentano un tratto identitario fortissimo. Forse è per questo che essere un Krampus è un impegno profondo, costante e segreto.
Il contatto con questa verità vissuta ha mostrato all’autore l’importanza misteriosa e perturbante di queste figure demoniache, e questo progetto fotografico ci restituisce la forza dirompente, quasi tangibile, di cui Masiero è stato testimone nei cinque anni di preparazione: il linguaggio di un adulto con lo sguardo di un fanciullo alla scoperta di un prodigio.
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